Un uomo ed una donna attraversano l’evoluzione dell’essere umano negli ultimi secoli/anni/oggi.
È con un circo dipinto d’umano e di gioco che i due passano dall’homo primaris, nudo e puro, all’homo superlativis, schiavo della tecnologia.
Il terzo personaggio, onnisciente e cinico, si diverte della situazione: come un regista cosmico dispensa regali provocando i cambiamenti.
La storia della storia. Due esseri umani, circondati dal contesto reale, fanno del loro meglio per interagire tra loro. Sociologia?
Psicologia? Critica? Questione di punti di vista, di sicuro intraprendenza.
Un duo più uno, un trio traballante, che divertendosi della sua incoscienza, avanza a scatti in un mondo che va più veloce dell’uomo.
di e con Elena Bosco, Flavio Cortese e Giulio Lanfranco Regia di Albin Warette
Spettacolo circense della durata : 60’
Pubblico dagli 11 anni in su.
Lingue: italiano, francese, inglese
Spettacolo accolto in residenza e co-prodotto dalla FLIC scuola di circo (Torino)
Produzione : compagnia Zenhir
Co produzione : MagdaClan Circo, Cooperativa C.-I.T.A.
Zenhir è stato accolta nel programma di Residenze Accompagnate dell’Espace Catastrophe – Centro Internazionale di Creazione delle Arti del Circo (Belgio).
Spettacolo accolto in residenza alla: Grainerie, fabbrica delle arti del circo di Tolosa (Francia)
L’Estruch, fabbrica di creazione di Sabadell, (Spagna), Central del Circ, Barcellona (Spagna), Spettacolo sostenuto da Scuola di Circo Chapitombolo (Italia)
Lo spettacolo ha partecipato al Laboratorio di Circus Next a Recife (Brasile)
Può esser riprodotto in italiano, francese, inglese, spagnolo
Puo’ uno spettacolo circense parlare agli adolescenti e ai teenagers di oggi?
La compagnia intende utilizzare il linguaggio del circo contemporaneo come strumento per affrontare il tema delle dipendenze dalle nuove tecnologie.
In particolare una delle intuizioni che ha portato alla nascita dello spettacolo è stata nel vedere come le persone oggi stiano più tempo con in mano uno smartphone e non con la mano di un compagno/ a.
Con lo spettacolo circense “Ah, com’è bello l’Uomo” si è trovato un modo efficace, ironico, tagliente per trattare e far riflettere sul tema della dipendenza dalle nuove tecnologie ai ragazzi e teenegers che hanno tra gli 11 e 18 anni. Il linguaggio utilizzato dai tre artisti e l’attualità del tema, fanno sì che lo spettatore si rispecchi ed esca soddisfatto ma con la sensazione di dover “digerire” ciò che ha appena visto e vissuto: è sulle note di questa sensazione lasciata agli spettatori che gli artisti propongono il dibattito finale sui temi incontrati nell’intero spettacolo.
Inoltre lo spettacolo di circo contemporaneo per le scuole è stato portato :
• il 28 aprile 2017 per gli studenti del liceo Parentucelli nelle iniziative di contrasto alle dipendenze delle nuove tecnologie promosso dall’assessorato alle politiche giovanili di Sarzana;
• il 17 dicembre 2017 è stato presentato un estratto seguito da un dibattito, a Wake The Lion, un evento co-progettato insieme al liceo artistico Arcageli e le ass.Baumhaus e Kilowatt, in una rassegna site-specific per animare l’ex Gabbia del Leone di Bologna attraverso i linguaggi dell’arte di strada e del circo contemporaneo.
“Ah com’è bello l’Uomo”, nella versione work in progess, è stata programmatao all’istituto di Neuille Pont Pierre.
Per maggiori informazioni, contattaci, vi spiegheremo di persona come è andata con gli studenti incontrati !