Achille nasce nel 1985 in un piccolo paesino del basso varesotto. All’età di sette anni, allo spettacolo di un circo, viene morso al ginocchio da una scimmia idrofoba che, oltre a svariati agenti virali, gli trasmette il beneficio del dubbio circa la monotona vita di paese.
Traumatizzato dalla prima esperienza circense, ma attratto dalla creatività e dalla bellezza, decide precauzionalmente di studiare musica e arte, fuggendo appena possibile a Bologna e iscrivendosi al DAMS. Si sposta quindi a Venezia per terminare gli studi in Economia dell’arte, ma il virus nel frattempo l’ha portato a stretto contatto con l’arte di strada ed i circhi itineranti e nulla si può fare per fermare la nascente schizofrenia: economo della cultura nei giorni pari, musicista e artista di strada nei giorni dispari.
La stessa schizofrenia che lo spinge a cercare di ricavare suoni da vari strumenti e oggetti: percussioni, didgeridoo, tubi, charango, sintetizzatori e tastiere, canto armonico, armonica a bocca, effetti elettronici su qualsiasi fonte sonora, improbabili microfoni a contatto, cucchiai…