Il circo contemporaneo in residenza artistica a Lavanderia a Vapore

visione della lavanderia a vapore dall'alto circo contemporaneo in residenza artistica

Il circo contemporaneo è arrivato in residenza artistica a Lavanderia a Vapore: siamo stati trentacinque giorni in un posto incredibile.
Un luogo dalla storia antica smisuratamente bello…nelle sue sale, nei lunghi corridoi, nel cortile, ma soprattutto nelle persone che lo gestiscono, lo vivono e lo amano.

Lavanderia a Vapore è la Casa della Danza in Piemonte.
E che ci fa il circo contemporaneo nella casa della danza?
Lo abbiamo chiesto a Valentina e Guido, che sono stati per noi molto più di referenti dello spazio Lavanderia a Vapore.

Climate of Change è un progetto che vuole dare un volto al cambiamento.
E sì, Valentina Tibaldi e Guido Bernasconi sono due volti che possono cambiare lo stato delle cose. Grazie al loro puntale e prezioso impegno quotidiano, rendono possibile la magia del teatro a Lavanderia a Vapore…e anche del circo.

Ci piace condividere con voi il loro punto di vista, il loro racconto.

Dentro lo spettacolo ci sarà tanto anche di loro.

GRAZIE

Le parole di Guido

Era la prima volta che ospitavamo alla Lavanderia a Vapore una residenza di circo con il relativo accampamento e con una struttura scenografica così importante, il tutto per un tempo così lungo. Dal punto di vista lavorativo e professionale la nostra prima preoccupazione quando accogliamo una residenza è che artisti e artiste siano nelle condizioni migliori per lavorare, perché ciò contribuisce in modo positivo al loro processo creativo, in questo caso per noi era importante che fossero anche nelle condizioni ottimali per vivere la vita di tutti giorni nell’accampamento. Abbiamo quindi cercato di immaginare le varie esigenze e avendo uno spazio come la Lavanderia a Vapore, con un grande cortile chiuso e protetto, corrente elettrica, servizi, ma soprattutto due delle sale coperte da dedicare alle prove nei giorni di pioggia, non è stato così difficile.

Dal punto di vista umano tutto ciò è stato reso ancora più semplice, ma anche bello e gratificante, dalla grande disponibilità della famiglia Magda e dal loro spirito di adattamento. Nonostante pioggia e vento non siano stati così clementi durante la loro permanenza qui in Lavanderia non abbiamo mai percepito che la compagnia si trovasse in difficoltà, anzi, nei momenti più duri abbiamo potuto apprezzare il loro essere gruppo, l’andare oltre la fatica e la stanchezza per raggiungere un obiettivo comune.

Ci aspettavamo tutto questo? A pensarci bene sì, ma ce ne siamo resi conto solo una volta che lo abbiamo vissuto davvero, giorno dopo giorno. Quello che forse non ci aspettavamo era di trovarci a un certo punto a ruoli invertiti, ovvero noi ad essere accolti da loro, noi ad essere gli ospiti ben voluti nella loro realtà, nelle loro vite di tutti i giorni, parte della compagnia.

Se questa esperienza fosse una persona e la dovessi descrivere con tre aggettivi direi arricchente, umana e sincera.

Guido Bernasconi, Gestione teatro Lavanderia a Vapore

Le parole di Valentina

La residenza a supporto del progetto Climate Of Change è stata la prima residenza di circo contemporaneo ospitata in Lavanderia a Vapore dal 2015 e, a oggi, è stata la prima e vera long stay residency (ovvero residenze che superano le 2-3 settimane canoniche di permanenza di un progetto di creazione in un luogo)concetto che a poco a poco sta prendendo piede nei centri di residenza italiani e internazionali.

La Lavanderia a Vapore ha potuto offrire le condizioni ideali per l’accoglienza del progetto Climate of Change: una casa degli artisti e delle artiste, focalizzata sul processo creativo e sulla ricerca, con ampi spazi all’aperto (un grande cortile, aree verdi con attacchi per luce e acqua, un cancello che delimita e protegge l’area). È stato infatti possibile accogliere sia la struttura dello spettacolo (un impianto complesso, costruito a partire da due semirimorchi che si trasformano in palchi, sormontati da un crane che può spostare performers ed elementi scenografici attraverso lo spazio), sia -e soprattutto- l’accampamento circense, un vero villaggio che ha dato dimora a 20 persone tra artisti e artiste, tecnici, project manager e curatori e curatrici di progetto.

Accogliere una famiglia viaggiante ha dato, per me, un significato nuovo al concetto di “casa” spesso usato per descrivere la Lavanderia a Vapore; casa è dimora, luogo abitato a tutte le ore, spazio di dinamiche di relazione, di conoscenza, dialogo e confronto; luogo formale dedicato al lavoro, alle riunioni, ma anche spazio informale e per tanto fruttuoso per conoscere le persone che compongono un progetto.

Questa residenza mi ha regalato la possibilità di godere di un tempo dilatato di ascolto e osservazione di una compagnia (le prove, gli allenamenti, gli allestimenti) e allo stesso tempo ha dato al gruppo la possibilità di vivere a 360 gradi e in totale autonomia gli spazi della Lavanderia a Vapore (sale di lavoro, teatro, cortile, ecc..); sentirsi quindi “ospiti” nel senso etimologico che allude ai reciproci doveri di chi ospita e chi viene ospitato. Spesso, andando via la sera, o arrivando al mattino e trovare “un altro” che al posto mio apriva il cancello mi ha fatto riflettere sul concetto di “chi sta accogliendo chi?”.

Se dovessi usare solo tre parole per descrivere questa esperienza, direi: abitare, apertura e spazio vivo.

Valentina Tibaldi, Residenze Lavanderia a Vapore

Il circo contemporaneo è arrivato in residenza artistica a Lavanderia a Vapore….e speriamo ci torni.

Foto di Fabio Melotti