
#EXTRA_VAGANTE – la ultima.
Come si fa a dire che è l’ultima?
Come si fa a raccontare 5 anni di spettacolo?
Dove si trovano le parole giuste?
Abbiamo messo giù più e più discorsi, ma poi li abbiamo cancellati perché ci assaliva la nostalgia mentre affioravano i ricordi, con le risate e le lacrime negli occhi.
Come ve lo diciamo?
Come ce lo diciamo?
Siamo cresciuti tanto con questo spettacolo, artisticamente, umanamente, come singoli, come gruppo e se pensiamo alle prime versioni, agli amici ospiti, a Nico e Valla minuscoli, ai senza_testa che erano (e lo sono tuttora) maledettamente scomodi, alle musiche che partivano col play e che adesso si sono trasformate in splendidi musicisti dal vivo, vediamo tanta vita piena e meravigliosa che è stata.
Poi i circhetti, che a 25 anni non senti il male alle ginocchia piegato là dentro, ma adesso lo senti tutto, l’evoluzione dei costumi sempre rigorosamente low budget, ai minimi dettagli lavorati e rilavorati, a Giorgio, Tommaso, Flavione, a Giobbee a Belva, a Flavio Enzo e tutte le persone che abbiamo incontrato fuori e dentro la nostra soffitta.
Forse si fa così, o no? Diteci, come si fa?
Davvero, non lo sappiamo.
Quali sono le parole giuste per dirci, per dirvi che è l’ultima?
Ancora non riusciamo a trovarle.
Perché un grande capitolo si chiude, questo è vero, però un altro, forse ancora più grande, si sta per aprire: nuovi spettacoli, nuovi cantieri, nuove strade e nuovi sogni!
A #Prato, la soffitta di extra_vagante chiude, sappiamo però che domenica 17 settembre, ore 20.00, vorremmo avervi lì con noi, vorremmo soprattutto gli amici e le amiche per concederci la qualunque per celebrare degnamente questa chiusura tra le risate e forse un po’ di lacrime, perché alla fine, può piangere un senza_testa?
Il Magda.